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La racchetta, un semplice pezzo di legno o qualcosa di più?


Un breve focus sulla racchetta di tennistavolo, strumento essenziale per praticare il ping pong.
Nell’immaginario più comune e per chi conosce poco, a livelli agonistico, questo sport, la racchetta è quella tavolozza di legno dalla forma di una piccola padella piana con dei “pezzi di gomma” incollati su i due lati.

Dalle sale giochi, ai tavoli degli oratori e ancora a qualche campo nelle case di campagna, o sui tavoli di cemento degli stabilimenti balneari, chiunque, in un modo o nell’altro, ha avuto l’occasione di vedere o usare una racchetta da ping pong. Quasi sicuramente ha avuto a che  fare con gomme consumate, mordicchiate e con il legno pieno di tacche sui bordi per i numerosi colpi “accidentali” sul tavolo. Le racchette, passate da giocatore a giocatore, sono maltrattate e utilizzate con leggerezza come se fossero uno strumento del tutto ininfluente per il gioco se non per l’utilità di scopo. Con questa indifferenza diventa normale e scontato riporle in qualche contenitore accatastate una sull’altra in attesa del prossimo impiego.

Non dimentichiamoci che qualche volta le racchette vanno acquistate. Di questi tempi è molto facile recarsi presso qualche punto vendita della grande distribuzione di articoli  sportivi e fare l’acquisto. Eccole sullo scaffale allineate, nuove, all’interno di accattivanti packaging, legno e gomme intatte con prezzi che possono anche spaventare… 20? 30? …. al massimo 40 €? Si, ma siamo già a prezzi che potremmo considerare  molto alti!!

Fermi tutti!! Questo è solo ping pong!

Facciamo un salto di paradigma e proiettiamoci nel tennistavolo per capire che la racchetta non è un “semplice pezzo di legno” ma molto di più.
Innanzitutto è composta da un telaio (che per 85% deve essere di legno) e da due gomme (queste, nella maggior parte dei casi, sono formate da uno strato di gommapiuma e da uno strato di gomma esterna). Telaio e gomme vengono unite per mezzo di colle con particolari caratteristiche che ne consentono l’assemblaggio e la separazione semplice e veloce.
Le case produttrici sono in continua proposizione e la ricerca innovativa del settore permette di riempire il mercato dei prodotti per il tennistavolo di una miriade di varianti. Telai e gomme di tutti i tipi e adatti a tutte le esigenze degli atleti; dagli amatori ai professionisti, dai giocatori caratterizzati dal gioco di attacco ai giocatori che prediligono il gioco di difesa o da quelli, moderni, che si definiscono allround ovvero giocatori che riescono a giocare con un mix di peculiarità di attacco e di difesa.

Gli attributi principali dei telai sono principalmente:

  • composizione: quindi gli strati di legno, la presenza o meno di strati di carbonio;
  • peso: grammi e bilanciamento tra padella e manico. Generalmente un peso maggiore è sinonimo di una telaio per un attaccante, in genere sui 90 grammi (ma ora con i nuovi materiali non è sempre cosi. In commercio si possono trovare anche prodotti relativamente leggeri tra 70 e 80 grammi con caratteristiche d’attacco);
  • elasticità: più elasticità significa telaio più lento e maggiore orientamento al controllo e alla difesa. Minore elasticità, telaio più veloce e maggiore orientamento all’attacco.
  • Il brand: i marchi si identificano con diverse tradizioni storiche e conseguente qualità

Tutte questi elementi contribuiscono a rendere molto ampia la forchetta del prezzo; si passa, infatti, da pezzi che possono avere un valore di 20 € ad altri che possono raggiungere i 350 €.


Poi ci sono le gomme. Anche per queste abbiamo un’ampia gamma di possibilità:

  • gomme con puntini esterni, tipiche per un gioco di difesa che consentono di controllare meglio la palla e soprattutto di contenere gli effetti dovuti alle rotazioni della pallina. Il puntino può essere lungo, medio o corto. Il primo, per il giocatore da difesa per eccellenza, è senza gomma piuma e attaccato direttamente al legno del telaio. Le gomme con puntini medi e corti di solito sono incollati alla gomma piuma (può avere spessore variabile. In genere da 0,5 mm al max 2.2 mm). Queste ultime due si usano per la difesa ma rendono agevole anche lo scambio e magari qualche colpo d’attacco.
  • Gomme lisce (con puntini interni, cioè rivolti all’interno della gomma piuma). Le lisce sono, ad esclusione delle antitop, per giocatori d’attacco e allround. Queste a loro volta possono essere: poco dure, quindi più lente;  di media durezza, più veloci delle precedenti; molto dure, veloci per gli attaccanti puri; antitop, ovvero con assenza di grip; con molto grip (le gomme appiccicose di molte marche cinesi).

In analogia ai telai, anche per le gomme i prezzi hanno grandi variazioni. Partono dai circa 10 € e possono raggiungere un massimo di 50/60 € in base alla combinazione delle caratteristiche e alle aziende produttrici.
Ne consegue che il costo di una racchetta assemblata può variare tra i 40/50 € e i 400/500 €. Diciamo che con una spesa di 100/150 €, si può costruire un’ottima racchetta per giocatori di tutti i livelli medio/bassi e medio/alti.

E’ abbastanza semplice, dunque, comprendere il ruolo centrale della racchetta. La racchetta è l’oggetto personalissimo di ogni giocatore; si cura, si manutiene, si costudisce in modo ordinato in una custodia dedicata. La racchetta non si improvvisa ma è parte dell’atleta che non la “scambia” con nessuno e soprattutto non la “cambia” con facilità se non per un evoluzione (o involuzione) del proprio gioco. E’ naturale che l’usura, in particolare delle gomme, richiede l’aggiornamento, un rinnovamento delle componenti con una certa periodicità.

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