Come ogni
mese che va da settembre a luglio sono uscite, oggi, le nuove classifiche dei "tennistavolisti" italiani tesserati FITeT. Si!!... le classifiche, gioie e
dolori di tutti i pongisti!!
fonte: da web |
Nel tennistavolo durante gli allenamenti, mentre si gioca in competizioni individuali e di squadra, gli atleti hanno sempre
un pensiero ricorrente: il ranking.
I punti presi o persi, la classifica migliore o peggiore,
sono tra gli argomenti più presenti nelle conversazioni che rimbalzano di palestra in palestra, di società in
società e diventano vanto o sfottò nei vari gruppi whatsapp.
I giocatori, molto
spesso con maggiore enfasi delle categorie inferiori, guardano non solo la
propria classifica ma quella degli altri: per il confronto e per studiare
l’avversario del prossimo incontro. Vedere la variazione in classifica, i punti aggiornati, gli avversari dell’avversario, porta la testa alle
più fantasiose strategie e tattiche tanto da rendere coinvolgente anche il periodo che
precede la gara stessa. Il fenomeno è più evidente nei campionati a squadre
dove, senza nessun fondamento razionale o oggettivo, si schierano in campo
formazioni che portano ad abbinamenti di giocatori (per match) del tutto casuali.
Non entriamo nei complicati metodi di calcolo che le determinato, gli aspetti importante sono le
variazioni delle posizioni degli atleti che dipendono, ovviamente, dalle
prestazioni dei giocatori stessi.
Ogni pongista, una volta entrato nel ranking, si porta “in dote” un punteggio che determina
poi la posizione in classifica, quindi, oltre agli algoritmi “da lancio sulla
luna”, diventano fondamentali le vittorie e le sconfitte. Con riferimento al punteggio dell’avversario,
infatti, una vittoria con giocatore più forte (con più punti)
porta molti più punti di una vittoria con un giocatore meno forte (con meno
punti). Conseguentemente una sconfitta con un giocatore più alto in classifica
toglie meno punti che una sconfitta con un giocatore sulla carta più debole.
Il ranking, oltre all’orgoglio personale e agli obiettivi individuali, diventa un importante attributo quando si formano i gironi di
tornei di singolo e ancora di più per posizionare i giocatori nelle Categorie
di appartenenza con il fine di
rendere più omogenei gruppi di atleti che possono competere, tendenzialmente con più equilibrio, tra di loro.
Attualmente in Italia abbiamo 5 Categorie con raggruppamenti leggermente diversi tra uomini e donne: la 1° comprende i primi 12/8 giocatori/giocatrici del
ranking; la 2° è composta dai/dalle successivi/e 108/42; la 3° dai 332/148; la 4° da 1548/202 e la 5°
dalla posizione 2001/401 a seguire. A partire dalla stagione 2018/2019 sarà inserita
anche la 6° Categoria, dalla posizione 5001 a seguire.
fonte: da web |
Sul portale della FITet è possibile (Ranking), in ogni momento,
consultare l’intera classifiche maschile/femminile e divertirsi a scoprire la
situazione anche di qualche atleta conosciuto.
A
proposito di ranking, anche a livello mondiale c’è stato l’aggiornamento, in campo maschile spicca al Numero 1 il tedesco Dimitrij Ovtcharov che si posiziona sopra a tutti
a discapito degli atleti cinesi che stazionano sempre ai primissimi posti. Per
quanto riguarda gli italiani Mihai Bobocica è n. 133, Marco Rech Daldosso n. 146, Niagol Stoyanov n. 181 e
Leonardo Mutti n.275. In ambito femminile, Giorgia Piccolin per la prima volta nei Top 100 (si posiziona al n. 99).
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