Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2020

Un 2020 da dimenticare e un 2021 di speranza!

Il nostro ultimo post risale al periodo del lockdown in piena prima ondata pandemica. Non c’è neanche più bisogno di ricordare che siamo nell’anno del Coronavirus, purtroppo è talmente entrano nella nostra routine che pensare a qualcosa di diverso sembra quasi inusuale. Si sta chiudendo un anno che dal nostro punto di vista, quello sportivo, è stato un periodo di solo sport individuale all’aperto e che ha lasciato in standby tutta l’attività agonistica del Tennis Tavolo. Ritornare a scrivere, dopo l’avvio delle prime vaccinazioni, è forse un nostro modo per lanciare un segnale di speranza per un 2021 con una prospettiva diversa. Passeranno ancora alcuni mesi prima che le cose potranno ritornare nella normalità, sarà necessaria molta prudenza, attenzione e cautela.  Se a livello delle squadre nazionali e delle competizioni mondiali qualche attività è stata portata avanti, al nostro livello regionale è tutto fermo da dieci mesi. Nella complessità generale dei protocolli, dei DPCM, delle

Il tennistavolo ai tempi del coronavirus: come sarà?

Dopo un po’ di tempo ritorniamo a scrivere qualcosa sul nostro blog. Un paio di mesi fa si pensava a tutto tranne che a questa situazione che nessuno poteva immaginare. Il Mondo, e l’Italia in testa, è alle prese con una pandemia che sta cambiando le nostre abitudini.  Il COVID-19 sta portando morte, dolore, malati e un blocco totale di tutte le attività non essenziali.    Fonte: Internet Siamo tutti coinvolti! Un pensiero deve essere dedicato alle persone che non sono riuscite a superare la malattia. Si scrive, poi, molto di eroi: degli ospedali, della protezione civile, delle forze di sicurezza, dei supermercati, dei trasporti e degli altri operatori che stanno garantendo la continuità delle attività strutturali del Paese. Gli scienziati di tutto il mondo si adoperano per trovare una cura e un vaccino per consentirci di riprendere una vita normale. Nel frattempo non possiamo più stare fermi. Dobbiamo riprenderci le nostre vite, i nostri interessi e le nostre economi